2a Coppa dei Colli Berici – Gianluca e Filippo Zago primi assoluti nelle storiche. Verza-Ceccolin dominano le moderne.

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  • 23 Apr 2021
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Una coppa colli berici col botto… Nel pieno del periodo grigio che ci attanaglia da tempo finalmente una bella notizia, si perchè raggiungere numeri a tripla cifra non è da tutti e soprattutto mancavano da molto tempo liste partenti così ricche.
Vorrei quasi dire che la coppa dei colli berici sta ereditando parecchio seguito dalla defunta coppa monte Venda che in passato percorreva proprio alcuni luoghi previsti domenica. San Pancrazio su tutti se ne vogliamo citare uno. L’invito a questo punto è di pensare ad una val’doca per il 2022 e sarebbe apoteosi…
Sogni romantici a parte per un altro favoloso appuntamento collinare, questa volta nel versante Padovano, vi rimando alla coppa colli e terme del 5 dicembre.

Ma torniamo a Domenica 18 aprile 2021, mattinata fresca, verifiche come prevedibile lunghe e qui mi domando perchè ogni volta dobbiamo certificare che siamo sempre i soliti con le stesse licenze e patenti… Il rally Club Team ha comunque le spalle grosse e risponde a queste lentezze burocratiche come sempre al meglio.

Ore 11:30 si parte… Albettone si svuota pian piano e comincia la gara vera e prorpia.
Il percorso si snoda verso i colli Berici, direzione San Pancrazio dove la mitica salita con tornantini stretti rende pepati i passaggi. Da qui il percorso si snodava verso Arcugnano , Fimon , Brendola, Zovencedo per chiudere nuovamente a San Pancrazio. Direi un percorso molto ritmato da percorrere 2 volte con trasferimenti meno lunghi del solito e prove abbastanza limitrofe da non deconcentrare anche i più navigati concorrenti.

Il paesaggio è da vetrina, i luoghi della nostra terra possono dare amcora molte soddisfazioni, era tanto che personalmente non mi addentravo nei Berici e devo dire che hanno pochissimo da invidiare a colli Euganei. Appena la bestia COVID19 ci lascerà dovrò iniziare a testare qualche bel ristorante per poter così confermare quanto detto sopra…

Ma la gara?
Alla fine un nome su tutti è quello di ZAGO dove padre e figlio (Fuorigiri Squadra Corse) nella Golf GTI raggiungono la vetta della classifica finale con 3,8 punti di media.
Potrebbe sembrare un tempo inimitabile ma per solo un centesimo di media (e due punti di penalità) lo ha sfiorato l’equipaggio arrivato secondo che porta i nomi di Faccin-Dal Santo (scuderia AC. VERONA HISTORIC) su MG MIDGET.
Il terzo gradino del podio è occupato dal duo Ferrara-Libero su Kadett GTE (scuderia CLUB 91 SQUADRA CORSE) che si distanzia dai primi due equipaggi di circa 20 penalità ma tanto di cappello alla media di 5,1.

Fuori dal podio Fabbri-Taesi come sempre su Volvo Amazon 121 (scuderia PROGETTO MITE) media 5,3 e Bentivogli-Bentivogli su Fiat Ritmo 130TC (scuderi RACING TEAM LE FONTI) media 5,7.

Analizzando il nostro grafico che rappresenta la media penalità durante lo svolgimento delle prove, si evidenzia la bravura dei vincitori nel mantenere costantemente una media sotto i 4 punti e che il gran recupero del secondo equipaggio non è stato sufficiente al sorpasso per i punti persi nella prima parte di gara. Interessante anche la curva di Fabbri-Taesi, saldamente sul podio fino a metà gara per poi finire al quarto posto.

E le moderne?
Il parco piloti delle moderne vedeva parecchi nomi altisonanti per la regolarità turistica. Oltre ai tre equipaggi a podio nella precedente gara dei colli isolani, Ceci-Botti, Garon-Sachespi e Scoscini-Cipriani, figuravano anche i nomi di Nonnato-Mozzato, Scarpari-Tonon e soprattutto dei due piloti reduci dal campionato Italiano Regolarità auto moderne, ovvero Enrico Coan navigato dall’amico Dal Bo’ e Diego Verza coaudiovato da Ceccolin Francesco.
Sono proprio gli ultimi citati, su VolkSwagen Polo, i vincitori della classifica assoluta riservta alle auto moderne, che con una media di 3.9 e 62 penalità sorpassano il duo friulano Coan-Dal Bò su Renault Clio Williams, di soli due punti.

L’analisi del grafico mostra, nel caso delle moderne, un netto divario tra i primi due equipaggi e il resto del quintetto, solo il duo Nonnato-Mozzato resiste per metà gara ai tempi dei primi due equipaggi, poi lentamente si distanzia perdendo anche il podio a favore di Ceci-Botti che recuperano nel finale senza però avvicinare mai il secondo posto.

Nella classifica riservata alle scuderie si impone la Padova Autostoriche per le storiche e la Scuderia Centro Nord per le moderne, mentre Monica Cadan e Michela Menesello su Fiat Uno sono le padrone della classifica femminile storiche, Sabrina Biasio e Arianna Ravazzolo per quella del femminile moderne.
Da segnalare anche il primo posto per il duo Ferrara e Libero nella speciale classifica dedicata agli equipaggi in gara con strumentazione manuale, un interessante iniziativa portata avanti dal rally club team.

Fine? non ancora…
Ma dove’erano finiti i cartelli gialli nelle prove speciali? Per chi non ha partecipato, si rende noto che le prove cronometrate singole (apri e chiudi) non terminavano con il cartello giallo e poi rosso ma soo con il rosso… Ma a quanti metri ci si poteva fermare prima del tubo?e poi qualcuno si è fermato o no? Domande a cui non so dare risposte ma aspetto da voi lettori la vosra spensierata opinione… Dimenticavo, Garon-Sachespi si sono ritirati per noie elettriche ma prima di arrendersi si son presentati regolarmente alla prova 8 (quella prima della sosta) e indovinate un po… I cronometristi se ne stavano andando senza aspettare i 15 minuti dall’ultimo equipaggio in gara …

A parte qualche piccolo impiccio (sui cartelli gialli mica tanto piccolo…) direi che la manifestazione può essere vista come un successo e nonostante i restrittivi protocolli anti covid19 c’era da divertirsi.

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Contributo fotografico VIDEOFOTOMAX

Dalla Redazione
Claudio Sachespi